Caramella Stefania 1007577
martedì 24 maggio 2011
sabato 14 maggio 2011
martedì 10 maggio 2011
Come arrivare da Malpensa a Piazza Duomo
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Visualizza Malpensa-Piazza Duomo in una mappa di dimensioni maggiori>
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lunedì 9 maggio 2011
La Madonnina
La Madonnina è una statua di Giuseppe Perego in rame dorato, raffigurante la Madonna Assunta e posta sulla guglia maggiore del duomo di Milano. Dal momento della sua posa, avvenuta nel 1774 è diventata il simbolo della città, al di là del fatto religioso.
La tradizione vuole che nessun edificio in Milano possa essere più alto della Madonnina.
Una legge prima non scritta, poi resa ufficiale negli anni trenta, lo impedì per la Torre Branca del Parco Sempione (108 metri) di Giò Ponti e per la Torre Velasca (106 m). In tutti i casi il progetto si fermò prima dei fatidici 108,5 m per rispetto della Madonnina.
Sentimenti religiosi celano principalmente problemi strutturali: pochi metri sotto la superficie della città c'è una falda freatica. Questa esercita una forte pressione sugli strati rocciosi del sottosuolo. L'aumento della popolazione nell'ultimo secolo e il conseguente aumento del prelievo dell'acqua ha abbassato la linea della falda, accrescendo pericolosamente la fragilità del sottosuolo. Quindi, una costruzione più alta (e quindi più pesante) del Duomo potrebbe non essere sopportata dal terreno e rovinare su sé stessa.
Il Pirellone, così i milanesi chiamano il grattacielo della Pirelli, dove aveva sede la Regione Lombardia, è più alto della Madonnina: misura 127 m. Per rispettar la tradizione, un'altra Madonnina in oro, copia della sorella che sovrasta i marmi di Candoglia è stata posta sulla sommità del grattacielo. In tal modo il vecchio detto è ancora attuale.
Nel 2010 è stata posta una copia anche sulla sommità della Nuova Sede della Regione Lombardia (a 161 metri d'altezza) e successivamente entro il 2015 ne verrà probabilmente posta una anche sull'edificio chiamato Dritto all'interno del complesso City Life oppure ancora sulla Torre Garibaldi Pelli nel quadro del Progetto Porta Nuova.
La tradizione vuole che nessun edificio in Milano possa essere più alto della Madonnina.
Una legge prima non scritta, poi resa ufficiale negli anni trenta, lo impedì per la Torre Branca del Parco Sempione (108 metri) di Giò Ponti e per la Torre Velasca (106 m). In tutti i casi il progetto si fermò prima dei fatidici 108,5 m per rispetto della Madonnina.
Sentimenti religiosi celano principalmente problemi strutturali: pochi metri sotto la superficie della città c'è una falda freatica. Questa esercita una forte pressione sugli strati rocciosi del sottosuolo. L'aumento della popolazione nell'ultimo secolo e il conseguente aumento del prelievo dell'acqua ha abbassato la linea della falda, accrescendo pericolosamente la fragilità del sottosuolo. Quindi, una costruzione più alta (e quindi più pesante) del Duomo potrebbe non essere sopportata dal terreno e rovinare su sé stessa.
Il Pirellone, così i milanesi chiamano il grattacielo della Pirelli, dove aveva sede la Regione Lombardia, è più alto della Madonnina: misura 127 m. Per rispettar la tradizione, un'altra Madonnina in oro, copia della sorella che sovrasta i marmi di Candoglia è stata posta sulla sommità del grattacielo. In tal modo il vecchio detto è ancora attuale.
Nel 2010 è stata posta una copia anche sulla sommità della Nuova Sede della Regione Lombardia (a 161 metri d'altezza) e successivamente entro il 2015 ne verrà probabilmente posta una anche sull'edificio chiamato Dritto all'interno del complesso City Life oppure ancora sulla Torre Garibaldi Pelli nel quadro del Progetto Porta Nuova.
La Storia del Duomo di Milano
Il Duomo di Milano, monumento simbolo del capoluogo lombardo, è dedicato a Santa Maria Nascente ed è situato nell'omonima piazza nel centro della città. Per superficie, è la quarta chiesa d'Europa, dopo San Pietro in Vaticano, Saint Paul a Londra e la cattedrale di Siviglia. È la chiesa più importante dell'Arcidiocesi di Milano ed è sede della Parrocchia di Santa Tecla nel Duomo di Milano. Nel luogo dove sorge il Duomo, un tempo si trovavano l'antica cattedrale di Santa Maria Maggiore, cattedrale invernale, e la basilica di Santa Tecla, cattedrale estiva. Dopo il crollo del campanile, l'arcivescovo Antonio de' Saluzzi, sostenuto dalla popolazione, promosse la ricostruzione di una nuova e più grande cattedrale (1386), che sorgesse sul luogo del più antico cuore religioso della città.
Per il nuovo edificio si iniziò ad abbattere entrambe le chiese precedenti: Santa Maria Maggiore venne demolita per prima, Santa Tecla in un secondo momento.
Anticamente il Duomo era circondato dal fitto tessuto urbanistico medievale che, come attorno ad altre grandi cattedrali francesi e tedesche, creava vedute improvvise e maestose del mastodontico edificio, il quale sembrava una montagna di marmo emergente da una trama di minuti edifici di mattoni. L'antico aspetto della zona è testimoniata oggi da vedute antiche e da una serie di fotografie della metà dell'Ottocento. Con l'apertura della piazza di Giuseppe Mengoni tra il 1865 e il 1873, la facciata del Duomo poté diventare un grandioso sfondo scenografico, ma, come non mancarono di far notare le numerose polemiche, banale. Il fianco sinistro resta visibile quasi soltanto di scorcio, a causa della vicinanza degli edifici circostanti, mentre l'imbocco di via Vittorio Emanuele II permette di osservare l'articolarsi dei volumi dell'abside, del transetto e del tiburio, fino alla guglia maggiore della Madonnina. Altri interessanti scorci sono visibili da piazza Fontana, dallo squarcio del Verziere, dalla piazzetta del Palazzo Reale o dalla terrazza del primo piano dell'Arengario.
Il Duomo di Milano oggi.
Per il nuovo edificio si iniziò ad abbattere entrambe le chiese precedenti: Santa Maria Maggiore venne demolita per prima, Santa Tecla in un secondo momento.
Anticamente il Duomo era circondato dal fitto tessuto urbanistico medievale che, come attorno ad altre grandi cattedrali francesi e tedesche, creava vedute improvvise e maestose del mastodontico edificio, il quale sembrava una montagna di marmo emergente da una trama di minuti edifici di mattoni. L'antico aspetto della zona è testimoniata oggi da vedute antiche e da una serie di fotografie della metà dell'Ottocento. Con l'apertura della piazza di Giuseppe Mengoni tra il 1865 e il 1873, la facciata del Duomo poté diventare un grandioso sfondo scenografico, ma, come non mancarono di far notare le numerose polemiche, banale. Il fianco sinistro resta visibile quasi soltanto di scorcio, a causa della vicinanza degli edifici circostanti, mentre l'imbocco di via Vittorio Emanuele II permette di osservare l'articolarsi dei volumi dell'abside, del transetto e del tiburio, fino alla guglia maggiore della Madonnina. Altri interessanti scorci sono visibili da piazza Fontana, dallo squarcio del Verziere, dalla piazzetta del Palazzo Reale o dalla terrazza del primo piano dell'Arengario.
Il Duomo di Milano oggi.
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